I Ceci, insieme agli altri legumi, sono testimonianza storica della tradizione e della cultura gastronomica del Pollino.Di forma rotonda e dal colore rosa pallido, sono fragranti, tenerissimi cremosi e gustosi al palato. Le sue pregiate caratteristiche organolettiche ne fanno un’eccellenza tipica del territorio.
Questo piccolo legume ha origini antiche che risalgono all’impero romano. Viene coltivato ancora oggi da agricoltori di montagna che tra mille difficoltà riescono ancora a regalarci questi raffinate gustosità. I ceci piccoli di montagna vengono coltivati su terreni pietrosi ricchi di ferro e minerali. La raccolta inizia alla fine dell’estate, a cavallo fra agosto e settembre.
Questo legume unico, frutto di condizioni pedoclimatiche uniche, oltre ad essere croccante e carnoso, oltre ad avere un gusto intenso e profumato ha una ricca quantità di proteine, sali minerali, in particolare di ferro, calcio, fosforo e potassio. Contiene anche vitamina A e vitamine del gruppo B. Essendo piccoli, i ceci necessitano di una cottura di circa 45 minuti.
I ceci sono un legume molto facile da coltivare, poiché si adatta a terreni poveri e aridi e danno poi grande soddisfazione come alimento, essendo saporiti e sostanziosi.
Si tratta di una pianta decisamente rustica, che non necessita irrigazione e si adatta anche a climi molto caldi, teme solo umidità eccessiva. Una coltivazione quindi umile, spesso coltivata in zone brulle e povere di risorse, che come tutti i legumi ha anche il pregio di arricchire il suolo fissando azoto.
La pianta del cece è una leguminosa annuale a sviluppo indeterminato, che solitamente arriva a mezzo metro di altezza circa, formando un cespuglio ramificato su cui si notano le foglioline e su cui nascono i fiori. Questi fiori si fecondano da soli e nascono da qui i legumi, a seme singolo o doppio, non come la maggior parte delle leguminose che formano un baccello con numerosi grani. Fioritura e maturazione sono scalari ed è abbastanza frequente che il fiore abortisca. Le radici del cece sono molto profonde, per questa ragione non teme la siccità, in particolare quando la pianta è ormai sviluppata.
Come molti legumi anche alla pianta dei ceci può essere utile un rincalzo prima che vada in fiore.
Il cece è una pianta ideale per le rotazioni in quanto come tutte le leguminose arricchisce il terreno di azoto. Inoltre le sue radici profonde smuovono naturalmente il terreno.
La raccolta
I ceci si possono raccogliere estirpando le piante e lasciandole seccare appese, per sgranarle poi successivamente. Si raccoglie a luglio, quando si vedono i baccelli secchi e anche le piante iniziano a ingiallire. Generalmente dalla semina alla raccolta passano tra i quattro e i sei mesi.
Coltivare i ceci richiede però molto lavoro in termini di raccolto e pulizia, visto che a differenza di fave e fagioli, nei baccelli si trova un solo seme, al massimo due, per questo non sono legumi molto diffusi nell’orto familiare.